Mondi Paralleli Associazione di Volontariato

La mia amica e una storia di altruismo

di Marisa Melis

QUOTIDIANO SARDEGNA DEL 20 APRILE 2013

Ho un’amica strepitosa.

Ha un figlio con una disabilità importante e nonostante tutto, ha deciso di avere in affido una ragazza con grossi problemi.

Ammiro tanto il suo altruismo, perché nonostante debba dedicare tante cure al figlio che non è assolutamente autosufficiente, ha avuto il coraggio di assumersi la responsabilità di seguire anche la ragazza.

E’ bellissimo quello che ha fatto, ha dato la possibilità ad una persona debole di riscattarsi.

Questa ragazza viveva in un contesto familiare privo di stimoli, culturalmente povero anche per prendersi cura delle elementari esigenze di una persona che non può ovviamente, vista la disabilità, prendersi cura di se stessa.

Non è facile convivere con la disabilità, devi cambiare la vita, gli orari, le abitudini, tutto deve essere “cucito” a misura della persona in difficoltà, però è tuo figlio e si mette in campo tutto l’impegno per farlo star bene.

Trovo che moltiplicare l’impegno e le energie per altri è ammirevole.

Si sceglie nella vita di fare un percorso, una laurea che avrebbe portato delle soddisfazioni lavorative, invece la nascita di un figlio “speciale” si presenta con una prospettiva diversa e la persona deve scegliere.

Silvana ha rinunciato al suo importante lavoro per seguire il figlio in tutte le sue esigenze, la sua è stata una scelta d’amore, quella scelta che fanno tante mamme quando i figli nascono con problemi così grossi.

Non l’ho mai sentita parlare di rimpianti, la vedo invece molto attiva e tosta davanti a tutti i problemi che puntualmente si presentano. Li affronta volta per volta, come d’altronde facciamo tutti. Però non è da tutti prendersi carico di seguire anche altri ragazzi con disabilità.

Vederla oggi seduta a tavola con i “suoi” ragazzi, mi ha fatto molto piacere, una mamma molto affettuosa e attenta, non li perdeva di vista pur lasciando che si barcamenassero con le fettine da sminuzzare durante il pasto.

Ecco un’altra storia che arricchisce il mio bagaglio personale.

Sei troppo forte Silvana.